venerdì 23 settembre 2016

...ti ho pensato madre Lucia


Oggi, vincendo qualche comprensibile psicologica resistenza, mi sono dedicato a fare il turista vero e proprio, il “turista per caso”. Piazze, chiese, musei per finire nel “Sky Costanera”, il più alto edificio di Santiago, un grattacielo di 62 piani e 300 mtr di altezza di vetro ed acciaio, dove nel piano 61 e 62 c’è una terrazza/belvedere  coperta  e si può ammirare Santiago a 360° (costo dell’ascensore € 8,oo circa) . Visita guidata in diverse lingue ogni ora, possibilità di rendersi conto della terribile capa di smog che compre questa immensa città. In generale lo spettacolo è da quelli da non perdere. In discesa l’ascensore ti lascia al 5° piano e quindi si è obbligati a fare un percorso per un grandissimo, elegante e completo centro commerciale. Ma non c’è niente da fare, uscendo mi trovo di fronte la piccola Parrocchia de “Los Leones”, già chiesa di San Ramon, costruita nel ottocento come “Cappella” di una grande proprietà terriera sita allora ai margine di Santiago, la proprietà era conosciuta con il nome di "Fundo Lo Bravo" (della serie qui una volta era tutto campagna). La chiesa oggi è circondata di grandi edificio, è li, sola sola, a ricordarmi che “allora” la struttura ospitava anche una scuola singolare. Era divisa in due da una semplice maglia di fil di ferro, da una parte stavano quelli “ricchi” che la scuola la pagavano ed indossavano una divisa blu con giacca e cravatta  e dall’altra, c’erano quelli “poveri”, che non pagavano e che indossavano una semplice tuta tipo “meccanico” ma di colore nocciola. Gli insegnanti erano gli stessi e transitavano da una parte all’altra da una piccola porticina costruita nella rete metallica. Il divertimento era trattenere il pallone quando questo cadeva dall’altra parte del cortile, seguiva regolarmente una monumentale scazzottata all’uscita di scuola. Il sabato si andava a messa e nella navata centrale della chiesa, quelli in divisa prendevano posto a sinistra e quelli in tuta a destra. Li, io ho fatto  la mia prima elementare, la mia insegnante era una suora che ricordo bella, di nome Lucia ed spagnola. Il mio impatto con l’insegnamento fu tale che rimasse muto per alcuni giorni, portato dal medico questo disse a mia madre: “non si preoccupi signora, il bambino avrà tempo per recuperare e lei se ne pentirà”.  Infatti qualche volta ho parlato un po’ troppo. La scuola non c’è più e la chiesa è diventata una sorta di Cattedrale delle Forze Armate cilene. Certamente i militare non sanno che io, già allora, desideravo tanto stare dall’altra parte del cortile, dalla parte di quelli con la tuta nocciola.


Lo Sky Costanera
Santiago sotto lo smog

La chiesa di San Ramon

2 commenti:

  1. perdonatemi, Condorito mi ha fatto notare che nella prima versione ho scritto "tutta" invece ovviamente era "tuta" von una T.

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  2. sarà un destino quello di scegliere sempre la parte sfigata? Meglio, non corri il rischio di trovarci gli altri! Ciao uomo in tuta nocciola!!

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