martedì 13 settembre 2016

Tornato dall'altipiano boliviano

Sono tornato da un giro di quattro giorni tra deserti, salari, lacune sorprendenti, povertà desolante , vulcani e gente amabile e silenziosa.  Ci sarà necessario di un sacco di tempo per riferire e piano piano lo farò in questo mio blog. Comunque a dimostrazione de che sono tornato includo una foto dove a 4.5000 mtr s.l.m siamo in fila al posto di frontiera boliviano per fare le pratiche doganali e di immigrazione, sono le 7.30 dl mattino e fa un freddo rigido ed un venticello che ti perfora le narici. Ma sai il fisico è il fisico  e per 4 giorni abbiamo girato sempre tra  i 3.700 e i 4.000 mtr di altitudine. Ma si come non volevamo farci mancare niente abbiamo fatto anche una puntatina a 4.859 mtr in un altro posto dove la terra prima o poi si incazza, Certi geyser che sputtano fango solforico abbastanza denso e vapori che profumano sempre di solfo. L'odore era quello di Bagni di Tivoli ( per chi li conosce, io ci ho vissuto). sembrava la porta di servizio dell'inferno. Immagino che quella principale sia più elegante. Io, in disparte, guardavo attentamente tante volte trovavo belzebù.
Altra cosa: qalcuno mi può spiegare cos'è il "mal di altura"?
Ci sentiamo presto, domani torno a Santiago e la vita sicuramente mi si regolarizza.

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1 commento:

  1. Bè Ric detta così sembra che il mal d'altitudine non esiste. Invece esiste eccome...te la racconterò quando ci vedremo

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