domenica 2 ottobre 2016

50° con sorprese


A molti ho detto in Italia che venivo in Cile perché avevo un pranzo. In un certo senso così era. Da anni so che nel 2016 sarei venuto e da molti mesi so che il 1° ottobre sarei stato qui. Si trattava di festeggiare il 50° della nostra maturità, cioè del giorno in cui, finita la scuola, ognuno parti per la sua strada. Oggi ci siamo ritrovati. Alcuni ce li siamo persi nel cammino, altre sono deceduti, a pochi la questione non interessava… siamo arrivati in 25 da una cinquantina che eravamo. Abbiamo anche “rimediato” un professore (anni 87). Prima di tutto tanti abbracci poi una breve cerimonia religiosa (quasi tutti loro sono sinceramente molto devoti) nella quale abbiamo principalmente ricordato i deceduti ascendendo una candela per ognuno con il sottofondo di uno spiritual suonato al clarinetto, per poi sedersi a tavola, pochi discorsi, niente retorica, tante risate, 4 tavoli a gruppi che si sono composti, naturalmente, omogeni (quelli di allora). Proiezione ininterrotta di tantissime fotografie degli anni della giovinezza raccolte con pazienza dagli organizzatori. Consegna da parte mia di una Benedizione Apostolica che Papa Francesco ha inviato in occasione dell’evento. Allegria. Ricordi. Simpatia. Storie. Sorpresa (1) (grande sorpresa): si alza uno e dice: vorrei leggere il discorso che 50 anni fa fecce il “pollo” Madrid nella cerimonia di chiusura del nostro ultimo anno scolastico…. E legge due paginette a dire il vero niente male, e me ne fa dono. Non è scapata la lacrimuccia per miracolo. Sorpresa (2): si alza Oscar ed sparisce per qualche minuto per tornare poi con in mano il modellino in legno di un veliero, lungo 60/70 cm che ognuno di noi aveva costruito nell’ultimo corso di una materia che si chiamava “artes manuales”, applauso. Sorpresa (3) per qualche minuto abbiamo ricostruito un gruppo folk che avevamo (nella foto proiettata dietro si vede l’originale) peccato che mancava il basso. Foto, tante foto. Basta così, riempire questa nota di aggettivi sarebbe facile ma brutto. I ragazzi del ’66 stanno bene, la vita per molti è stata dura ma non molto crudele, diciamolo: oggi i ragazzi del ’66 stiamo bene…
La benedizione apostolica del Papa Sudamericano

Sorpresa 2: (quanto ci abbiamo lavorato e quanto abbiamo imparato)

I ragazzi del '66 stiamo bene....

sorpresa 3: peccato che mancava il basso, è rimasto a Milano dove vive

2 commenti:

  1. Riccardo, nel leggere queste righe mi hai fatto commuovere; il solo pensiero di ritrovarsi dopo 50 anni fa venire i brividi (di gioia ) lo
    dico perché l'ho provato con alcuni ex commilitoni ed è una cosa indescrivibile !!!!!! Auguri Riccardo a te e tutta la Compagnia......

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  2. Grazie comandante, un saluto a te e fam d Santiagi

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