Oggi domenica, verso le 7 del
mattino, mi sono affacciato al balcone e visto che c’era un tempo meraviglioso.
Non avevo niente in programma e quindi ho presso un caffè, sono uscito, preso
la metropolitana, sceso al terminal dei bus extraurbani e me ne sono andato a
San Antonio. 90 minuti di viaggio per arrivare a questo porto che sta di fronte
a Santiago e da dove partono le esportazioni cilene soprattutto di vino e frutta.
Ho camminato per il lungomare e poi preso una imbarcazione turistica che gira
mezzora per la baia (€ 3.oo), intanto, ho ripassato mentalmente i 7/8 giorni
vissuti lì, nell’anno 2000, quando formavo parte di una delegazione di istituzioni
delle Marche (Regione, Provincia, Comune, Autorità portuale ed una compagnia di
teatro di Jesi) che partecipavano a “SanAntonio 2000”, una grande fiera sulle
attività produttive locali. Avevamo allestito un bel stand e ci incontrammo con
tutte le autorità cercando di promuovere rapporti istituzionali ed economici.
La mostra fu inaugurata da Josè Miguel Insunza, allora Ministro degli Interni e
vice Presidente della Repubblica (l’allora Presidente Lagos era all’estero). Quando
le autorità arrivarono nei pressi del nostro box, dove io mi trovavo, la
Sindaco di San Antonio, Signora Lucia Menares (che l’anno seguente visitò
Ancona e la Fiera del Mare), gli disse: “onorevole,
volevo presentarle …” e lui la fermò con un gesto della mano dicendo “Lei a me non mi presenta Ricardo Madrid, se
mai il contrario”, e mi abbracciò a lungo, erano credo 20 anni che non ci
vedevamo. Giovanissimi avevamo fondato insieme il nostro partito, il Mapu, insieme
ad altri già nominati nei primi post di questo blog. Naturalmente si alzarono
immediatamente i “valori delle mie azioni” e da li in poi sono stato trattato
con particolare deferenza. Comunque, dopo qualche convenevole, tirai fuori una
elegantissima scatola con all’interno 50 fogli e buste di una raffinata carta
di Fabriano fatta a mano, che riservavo come omaggio per la più alta autorità
che avessimo incontrato e la consegnai a Insunza, insieme a due corposi, belli
e pesantissimi volumi d’arte. Lui ringraziò, soprattutto la carta, e riferì che
era stato a Fabriano e poi si girò, facendo un segno ad un generale
che accompagnava il gruppo di autorità e senza alcuna cortesia gli disse: “porti questo nella mia macchina!”
consegnandogli i plichi (e senza dire “per favore”). Il Generale disse: “subito onorevole” e partì verso la
vettura del ministro con paso veloce e marziale. Nella mia vita questo fatto è
stato di una grade, grandissima importanza perché solo in quel momento mi resi
conto veramente che in Cile non solo era tonata la democrazia ma, soprattutto, che le
cose erano cambiate, che le autorità politiche erano nuovamente il vertice della
nazione e che i militari erano tornati in caserma. Non ho avuto mai l’opportunità
di ringraziare a Insunza per la sua “mala educazione”. Inseguito è stato per 2
mandati Segretario Generale dell’Organizzazione degli Stati Americani ed oggi
intende candidarsi alla Presidenza della Repubblica. Mentre pensavo a tutto questo,
ho preso una corriera per andare alla vicina e immensa spiaggia di Cartagena, balneario
preferito delle classi popolari di Santiago, ho scelto una normalissima trattoria,
ho mangiato un intero e non piccolo merluzzo fritto con contorno di pure di
patate, un bicchiere di vino ed un caffè (€ 10.oo), per poi tornare a Santiago
a scrivere questo post.
 |
| San Antonio |
 |
| Vino? frutta? in partenza per gli EE. UU o Europa |
 |
| da queste parti ci sono le onde |
 |
| La Spiaggia Grande di Cartagena |
Nessun commento:
Posta un commento