Mentre inizio a preparare il mio
rientro in Italia, arriva la triste notizia della scomparsa di Franco Grasso
che non potrò salutare da vicino, ne potrò abbracciare con tutto l’affetto
possibile i suoi colleghi. Lo conobbi proprio nei giorni in cui era arrivato in
Ancona a lavorare a eTV Marche. Entusiasta, sorridente, amabile, preparato,
trasparente. Diventammo amici e per me fu un privilegio. In questi ultimi anni
ci unì anche la nostra passione per il volontariato in africa e in occasione di
una intervista che fecce all’associazione con la quale lavoro – Liberato Zambia
2001 - ho notato che moltissime sue reazioni e opinioni sul dramma africano
erano quelle mie e nostre. Infatti l’intervista scivolò serena e dinamica per
45 minuti che sembrarono un attimo a noi intervistati e credo anche agli
spettatori. Penso che nelle Marche dovremo per sempre ringraziarlo per aver aperto delle importanti
finestre informative - e non solo - con pochi mezzi e meno personale, con professionalità alta
ed un sano e serio pluralismo. Ha saputo sopperire alla mancanza di mezzi con
tanto lavoro contaminando del suo entusiasmo a chi lo circondava. Sono più che certo
che i suoi colleghi sapranno andare avanti.
Parlando al ritorno del mio
primo viaggio in Africa io gli dissi che a volte si cade nello sconforto di non
poter fare di più e che quello che si fa, nel fondo, è niente. Lui disse: si, è una goccia d’acqua nell’oceano, ma
andati avanti per che se non lo fatte non ci sarebbe neanche quella e poi
aggiunse … e come fai a fare a meno del
sorriso dei bambini?
Quindi, ciao carissimo Franco,
ti saluto e ti ringrazio, naturalmente con un sorriso … sempre!
Nota: uso (rubo) questa emblematica foto trovata su Facebook, mi auguro che l'autore saprà perdonarmi

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