L’appartamento dove abito in questi giorni si trova molto vicino al “Centro Amministrativo” della città , diciamo 5 / 6 isolati dal
palazzo presidenziale La Moneda e a 4 dal grande viale che traversa tutta la citta
da est a ovest. Una zona che negli ultimi dieci anni è stata riqualificata con
la costruzione di tantissimi edifici di edilizia economica ma, molto funzionali
ed a costi raggiungibili per una giovane copia ai primi lavori. Dopo essere
stato in passato il contrario, oggi è un quartiere molto giovane.
Il “mio” appartamento ha una piccola terrazza ma ci va
un tavolino e due sedie dove non fa mai male prende una birra ed osservare. Di
fronte, guardando a sud, a pochi metri
(giusto la larghezza della strada di due corsie e dei due marciapiedi) la visuale è stata
completamente coperta da un palazzo di 22 piani simile al mio. Ad est, per
fortuna, si riesce a vedere uno squarcio di cordigliera delle Ande e per il
resto edifici, edifici, edifici.
La sera quando non esco, spengo la luce e mi sistemo,
birra in mano, ad osservare la quotidianità del palazzo di fronte, “la mia
finestra sul cortile”. Calcolo che nel edificio di fronte, dalla mia parte, ci saranno circa
120 appartamenti abitati direi tutti da giovane copie. Ogni sera in qualcuno
c’è una festa, compleanni o qualcos’altro. Tornano dal lavoro in torno alle
20, affamati, si intravede grande movimento in torno ai frigoriferi e nelle
cucine all’americana che stanno in un angolo del salone (come la mia), Le
ragazze cucinano, i maschi aprono il PC e credo molti lavorino ancora. Poi
segue la TV. Si vedono stanchi, in questo paese si lavorano minimo 40 ore la
settimana. Poi inizia il traffico, diversi vanno verso la lavanderia al piano terra (questi palazzi tutti ne
hanno una condominiale a gettoni) verso mezza note le luci iniziano a
spegnersi. Quelli che vedo meglio, ovviamente, sono quelli proprio di fronte,
al 16° piano, oggi penso siano arrivati con un gioco nuovo per il PC, però dopo
qualche minuto credo abbiano litigato ed adesso ci gioca solo Lui, Lei è
passata all’altra camera e si guarda la TV mentre si liscia i cappelli che sono
verdi, lui immagino sia completamente tatuato, hanno 2 biciclette che usano
come mezzo di trasporto e che lasciano ogni sera in terrazza, è meglio, qui
rubano e non poco. Sono le 21 e 20 e quasi da per tutto si cucina, una al 14°
stira di mala voglia, si vede. Al 12° un piccolo balcone è pieno di piante in
grandi secchi, è una specie di coltivazione, potrebbero essere pomodori oppure
marjuana, da qui non riesco a distinguere. Più in alto, 18°,sono arrivati con
le birre, sono una decina più i patroni di casa, va a sapere dove si mettono in
35 mtr quadrati, io adesso vado, cerco di ricuperare, oggi solo una coscia di pollo
lessa con qualche fetta di pomodoro, ed è pronta.
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| un Madrid originale, acquarello, veduta verso est |