Rientrato dallo Zambia ho
trovato nella mia posta elettronica 50 fotografie scattate tra il 1970 e il
1973 da un mio caro amico: Mario Aguirre Montalto, fotografo dalla nascita. I
soggetti riguardano tutti l’attività e le persone di quello che era, in Cile,
il mio Partito (il Mapu). Arrivato il colpo di stato nel settembre del 1973
ebbe cura di nascondere i negativi ben protetti e sigillati. Oggi li recupera e
ce ne fa omaggio. Grazie Mario.
La foto è stata scattata quasi
sicuramente in una bettola di nome “Las
cacha’ grande” (le porzione grosse), sedicente bar ristorante, che era
situata di fronte alla mia università. Lo scatto ritrae da sinistra a destra
Luis Spoerer Herrera, il sottoscritto, Marcelo Contreras Nieto e di spalle
Maximo Valdivia Veas. Quattro carissimi amici e compagni rimasti tali.
Intorno ad una birra,
senza ombra di dubbio discutiamo vivacemente di come cambiare il mondo, il
fatto è che per un periodo in parte lo abbiano fatto, ma alla fine siamo stati
sconfitti. Luis, da sempre appassionato di sicurezza mi proteggeva come si
protegge un figlio, emigrò e si è sempre occupato di turismo, tornato in Cile
oggi trasmette le sue conoscenze in una università. Marcelo, il nostro leader
naturale, rimase a Santiago a resistere, diresse una rivista, l’unica di opposizione
alla dittatura e ovviamene era “accompagnato” in galera assiduamente, oggi
dirige una fondazione che si occupa di analisi economica e politica dell’area
sudamericana. Maximo, un bravo grafico e comunicatore che si occupava tra le
altre cose, della propaganda delle mie campagne elettorali, fu espulso, come
tutti noi, in quanto studente ma non da impiegato dell’università dove nel
contempo lavorava e lavora fino ad oggi, misteri della tirannia. Mario, il
fotografo, psicologo s’impegnò clandestinamente in politica per combattere la
dittatura, fece una brillante carriera accademica fino a diventare Rettore di
una Università privata nel nord del Cile, per poi litigare e dimettersi visti i
loschi affari della proprietà, oggi nella sua casa di Quilpuè, ha installato un
biliardo dove trascorre le ore che le rimangono libere dal suo impegno nel
riscatto della cultura nelle zone minerarie del paese. Io: ieri sono tornato
dalla Zambia.

Hermosa foto y hermoso textos. Es bueno saber que hay gente que no se traiciona (a si misma, me refiero).
RispondiEliminaGracias Veronica,muchas gracias.
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